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Déjà-vu

Autore: Patrick McGuinness
Traduzione e cura: Giorgia Sensi
Testo a fronte: Inglese
Collana: Interno Books
ISBN: 978-88-85583-20-7
Anno: 2019
Pagine: 136
Formato: 11×17 cm

14,00

Product ID: 480 Categoria: Tag:
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Déjà-vu, l’antologia di uno dei principali poeti britannici di oggi, curata e tradotta da Giorgia Sensi, riunisce il meglio della produzione poetica pubblicata e ancora inedita in Italia. Un vero e proprio viaggio dentro “una poesia che mira a non mostrare le cuciture, a nascondere il più possibile le giunture; che è elusiva e allusiva, e i cui riferimenti sono indiretti, obliqui. È una poesia di affascinante lettura nella sua complessità, ma non oscura”. La postfazione finale dell’autore, intitolata “Scrittura e confini”, restituisce la cifra complessiva di un percorso in cui letteratura e vita si dimostrano passaggi inscindibili, vie comunicanti tra generi e esperienze.

 

 

Scenarios for Lovers and Magnets

Amant, lover, and aimant, magnet:
it was our favourite of the faux amis
we watched for as we learned French,
and the contexts where we might confuse
them were so beautiful we sought them out,
sat up and wrote them out: scenarios
for lovers and magnets.
And of all of them
I liked this one best (at least I did
until it became our scenario too):
the iron filings raised from the tabletop
by love alone, fighting gravity, staying afloat
in defiance of their own weight and of the air
that wanted only to see them fall…

then falling back at last
when one of them drifts out of range
or someone, something, cuts the current.

 

*

 

Scenari per amanti e magneti

Amant, amante, e aimant, magnete:
era il nostro preferito tra i faux amis
da riconoscere mentre studiavamo il francese,
e i contesti dove li potevamo confondere
erano così belli che li cercavamo,
tiravamo tardi per inventarne: scenari
per amanti e magneti.
E fra tutti
questo era quello che preferivo io (almeno
fino a quando non divenne anche il nostro scenario):
la limatura di ferro sollevata dal tavolo
dal solo amore, che sfidava la gravità e restava sospesa
a dispetto del proprio peso e dell’aria
che voleva solo vederla cadere…

che poi finalmente cade giù
quando una particella si sposta dal campo
o qualcuno, qualcosa, stacca la corrente.

 

*

 

First of the Last Goodbyes

I wonder which it was, the first of the last
goodbyes, and if we knew it by its taste
or if one kiss stands out for how it started
autumn in our mouths.

I wonder when it was we smelled
the spores of damp inside the new-build
house we thought we made, or saw the crazing
in the paint that opened to the plaster crack
that soon would rift with brick dust and then air.

I wonder when it came, and wonder why it is
that time won’t bring us back the perfect strangers
we began as, when everything was different,
and everything the same.

and everything unhappening at once.

 

*

 

Il primo degli ultimi saluti

Mi chiedo qual è stato il primo degli ultimi
saluti, e se l’abbiamo riconosciuto dal sapore
o se è stato un singolo bacio a iniziare per noi
l’autunno in bocca.

Mi chiedo quando è stato che abbiamo annusato
le spore di umidità dentro la casa nuova
che pensavamo di aver costruito, o visto l’incrinarsi
della vernice che ha allargato la crepa dell’intonaco
che si è poi spaccata con polvere di mattoni e aria.

Mi chiedo quando è successo, e mi chiedo perché
il tempo non ci riporti quei perfetti estranei
che eravamo all’inizio, quando tutto era diverso,
e tutto lo stesso,

e tutto non-accadeva all’istante.

 

*

 

Trappist Beer

On one side is a bottle of Westmalle, on the other a bottle of Orval. Both are Trappist beers. Westmalle is made in the north, in the Flemish province of Antwerp, Orval here in the south, in the Ardennes, a few kilometres away from Bouillon. Both orders are Cistercian, though Westmalle is deemed a Flemish beer, and Orval a Walloon beer. Here in Belgium, even a Trappist must choose the language in which to keep silent.

 

*

 

Birra trappista

Da un lato c’è una bottiglia di Westmalle, dall’altro una bottiglia di Orval. Sono entrambe birre trappiste. Westmalle è fatta al nord, nella provincia fiamminga di Anversa, Orval qui nel sud, nelle Ardenne, a pochi chilometri da Bouillon. Entrambi sono ordini cistercensi, ma Westmalle è considerata birra fiamminga, e Orval birra vallone. Qui in Belgio, perfino un trappista deve scegliere la lingua in cui tacere.

 

Nota biografica

Patrick McGuinness è nato in Tunisia nel 1968 da madre belga di lingua francese e padre irlandese di terza generazione. È professore di francese e letterature comparate all’Università di Oxford, e Fellow di St. Anne’s College. Divide il suo tempo tra Oxford, dove lavora, e Caernarfon, nel Galles settentrionale, dove vive. Una selezione delle sue poesie è stata pubblicata in New Poetries II: an anthology, a cura di Michael Schmidt (Carcanet, 1999). Saggista e critico, collabora a The London Review of Books e al Times Literary Supplement. Tra le sue pubblicazioni: una raccolta di scritti del poeta e filosofo T. E. Hulme, T. E. Hulme: Selected Writings (Carcanet Press/Routledge USA, 1998, 2003); uno studio sul teatro di Maurice Maeterlinck, Maurice Maeterlinck and the Making of Modern Theatre (Oxford University Press, 2000); Symbolism, Decadence and the fin de siècle (University of Exeter Press, 2000); Anthologie de la poésie symboliste et décadente (Paris: Les Belles Lettres, 2001); con Charles Mundye, un’edizione di Laura Riding e Robert Graves, A Survey of Modernist Poetry (Carcanet, 2002). Ha scritto e presentato programmi per BBC Radio 3, tra i quali The Art of Laziness e A History of Stupidity. The Canals of Mars (Carcanet, 2004), la sua prima raccolta poetica, ha ricevuto recensioni eccellenti sulle maggiori riviste di poesia e letteratura del Regno Unito. Nel 2006 ne è uscita una versione italiana, I canali di Marte (trad. e cura di Giorgia Sensi, Mobydick). La sua seconda raccolta poetica, Jilted City, è uscita presso Carcanet nel 2010 e la relativa versione italiana, L’età della sedia vuota, cura e traduzione di Giorgia Sensi, è pubblicata dalle edizioni Il Ponte del Sale nel 2011.

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