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Il taccuino del recluso

Autore: Silvio Raffo
Prefazione di: Silvio Aman
Postfazione: Sacha Piersanti
Collana: Interno Libri
ISBN: 978-88-85583-68-9
Data di pubblicazione: 10 dicembre 2021
Pagine: 108
Formato: 11×17 cm

12,35

Product ID: 8354 Categoria:
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L’effimero e l’eterno, l’attualità storica e la ricerca esistenziale, condotta in un’aura rarefatta di nietzschiana inattualità, rappresentano le architravi dell’opera di Silvio Raffo, voce unica del panorama contemporaneo che, come sottolinea Silvio Aman nella prefazione, “potremmo a buon diritto definire principe della melodia”. “Non tiratelo fuori, non salvatelo, non provate nemmeno a disturbarlo, questo recluso che ha il nome e le idee, la penna incantata e lo slancio melodico di Silvio Raffo: lui, nella sua clausura, ci sta da dio, anzi, meglio – ci sta da Poeta”, chiosa Sacha Piersanti nella postfazione.

 

Trasumanare è l’unica avventura –
annullare del corpo ogni barriera –
del tempo valicare la frontiera .
Questa è dell’Infinito la misura.

 

*

 

Impara la sacralità del rito,
del ritmo che scandisce la giornata,
della luce deserta inanimata
nel fluire di un tempo ormai impietrito.

 

*

 

A me che al chiaro tendo
nuvola tenebrosa
insiste il firmamento
a consacrare sposa

sento dalle segrete
dell’anima una fonte
premere – dalla sete
odo catene gemere

ma non so che germoglio
di pietra sboccia intanto
e quell’intima vena
mura in ghiacciato pianto

Nota biografica

Silvio Raffo, romano di nascita e varesino di adozione, è poeta, traduttore, narratore e drammaturgo. Insegna Traduzione Letteraria all’Università dell’Insubria di Varese. Ha al suo attivo una copiosa produzione di raccolte poetiche (fra cui La ferita celeste, Premio Lord Byron 2021), romanzi (La voce della pietra, finalista Premio Strega 1997, da cui il film omonimo con Emilia Clarke), traduzioni di poeti classici (Saffo, Catullo) e di una decina di autori e autrici anglosassoni (sorelle Bronte, Branwell Bronte, Sara Teasdale, Christina Rossetti, Alfred Douglas, Dorothy Parker, Edna St.Vincent Millay, Wendy Cope e il Meridiano di Emily Dickinson, di cui è anche biografo in Io sono Nessuno) nonché saggi e antologie (l’ultima, edita da Castelvecchi nel 2019, Muse del disincanto. Poesia italiana del Novecento. Un’antologia critica).