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Osso sacro

Autore: Natasha Sardzoska
Traduttore: Natasha Sardzoska
Collana: Interno Books
ISBN: 978-88-85583-47-4
Data di pubblicazione: 2 marzo 2020
Pagine: 156
Formato: 11×17 cm

15,20

Product ID: 5620 Categoria: Tag:
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Natasha Sardzoska, una delle principali voci macedoni e europee della poesia contemporanea, oggi tradotta in Italia con un libro dal sapore amaro e sensuale. Un crocevia di nervi e ossa attraversano il corpo di questa raccolta, che mette a fuoco e dona dignità al lato oscuro dell’umanità, con una grazia stilistica capace di abbracciare sapientemente la lirica. Dolore, abbandono, malattia sono gli elementi ricorrenti incaricati di mostrare come nelle ferite si celi il seme della speranza, di una nuova rinascita.

 

senzatetto

vivo in spazi estranei
tra stranieri sposto il mio corpo
stranieri che non incidono la mia esistenza
ma solo le mie ombre

sono un passaporto confiscato
nelle credenze degli alberghi
mi superano i segnali sperduti
nell’etere delle radio stazioni

da cabine telefoniche pubbliche chiamo
cerco la voce di mio padre
essa germoglia nell’eco della lontananza
ci separa solo il vetro traspirato di alito

mi chiamo con molti nomi
appartengo a molte nazioni
ma solo questo corpo mi appartiene
anche se da esso mi separo
per tornare in me stessa
da mio padre
nella mia casa che non esiste
[che non è mai esistita]
in un nome che non c’è
tranne quello che voi mi avete imposto:
scolpito dal nucleo
delle mia ossa frantumate

 

*

 

l’ardore del mezzogiorno

verrà il giorno
ma conterrà tutti gli altri

e tu mi chiederai
padre
se hai sbagliato qualcosa
ma il tuo mezzogiorno non sarà mai
per me un fallimento
mentre mangiamo sereni
sardine grigliate con cipolle
anche se vedo oramai
il vortice rosso
che si solleva
al di là
della tua
iride

 

*

 

asma

la pelle è ancora attaccata
al petto da dentro

respiriamo con le branchie
con occhi puntati verso le valli
al di là del filo spinato

ci sporgiamo le mani
e le briciole secche
ci sanguinano le gengive

vogliamo frantumarci
però di noi gridano
le cellule morte
che sognano
di nascere di nuovo:

la terra sotto di noi si è spezzata
ma non sapevamo per niente quale
né di chi era

perciò con una mannaia
con giustizia
ci siamo dimezzati
a metà
i corpi

Nota biografica

Natasha Sardzoska (Skopje, 1979) poeta, scrittrice, traduttrice, antropologa e danzatrice macedone, ha vissuto a Parigi, Milano, Perpignan, Bruxelles, Stoccarda e Lisbona. Tradotta in oltre 15 lingue in riviste e antologie internazionali, ha pubblicato le raccolte di poesie "La camera azzurra", "Pelle" (pubblicato negli Stati Uniti e in Italia), "Lui mi ha tirata con un filo invisibile", "Acqua vivente", "Osso sacro" (tradotto in albanese e spagnolo), saggi in riviste internazionali e racconti nell’edizione Stupore. La sua poesia Marionetta è stata pubblicata nell’Antologia internazionale in spagnolo e in inglese contro l’abuso di minori dell’ambito del Festival di poesia Scream. Ha partecipato e si è esibita in vari festival tra cui Ars Poetica nella Galleria d’arte moderna a Bratislava, Poesiefestival nell’Accademia delle Belle Arti a Berlino, Parole Spalancate al Palazzo Ducale a Genova, Festival Internacional de Poesía di Medellín e il Festival Sha’ar a Tel Aviv al Teatro arabo-giudeo, nel Centro Culturale di Belgrado e nel Museo Revoltella a Trieste.